lunedì 15 maggio 2017

Intervista a una mentor

Per far conoscere meglio il progetto abbiamo pensato di intervistare alcuni dei partecipanti. 
questo permetterà di comprendere meglio cosa ha significato il progetto per chi lo ha vissuto direttamente. Ecco un’intervista ad una mentor.

Che scuola frequenti?
Frequento il liceo Russell a Cles, la terza superiore dell’indirizzo umanistico.

Come ti definiresti come persona in poche parole?
Simpatica, generosa e in grado di capire le persone.

E invece come mentor come ti definiresti?
Mi ritengo una persona che ascolta, che cerca di mettersi nei panni del mentee per capire che problemi ci sono.

Come definisci invece il tuo mentee?
Secondo me è una persona molto chiacchierona, che gli piace giocare e far capire la sua personalità.

Qual’ è il miglior pregio del mentee?
Il suo entusiasmo nel fare qualcosa di nuovo e nell’essere molto aperta quando parla delle cose che le piacciono fare.

Che rapporto hai con la tua mentee?
Credo di essere più che altro una sua amica con la quale può parlare, ma non solo, diciamo che penso di essere considerata come punto di riferimento.

Questa esperienza cosa ti ha insegnato?
Questa secondo me è un’esperienza che non aiuta solo il mentee, ma anche me, perché è sempre utile fare nuove esperienze: più esperienze si fanno meglio è, è un bagaglio che aiuta sia me che la mentee.


C’è stato un  momento difficile con la tua mentee?
Sì, ovviamente, perché ognuno ha una personalità diversa. Per esempio quando non le piace fare esercizi bisogna staccare e cambiare attività, fare qualcosa che la invogli di più.

Quindi ti serve anche molta creatività?
Sì, esattamente.

Qual è stato invece il momento più divertente?
Il momento più divertente è stato quando siamo andate in biblioteca e per lei era la prima volta, perché da dove viene lei  la biblioteca è inclusa nella scuola, non è un ambiente pubblico in cui puoi andare. Era felicissima di andarci. Le ho detto che in biblioteca può leggere tutti i libri che le piacciono e che leggere può aiutarla a migliorare il suo italiano.

Cosa porterai con te alla fine di questa esperienza?
Quest’esperienza mi ha fatto capire che si deve  sperimentare molto prima di trovare la strada che si adatta di più a ciò che vorrei fare in futuro. 


Quindi ti piacerebbe fare un mestiere di aiuto alle persone?
Sì, esatto. Inoltre solo facendo questo tipo di esperienze capisci se vuoi fare un lavoro che sia a contatto con le persone o magari un lavoro da ufficio, nel quale non hai molta possibilità di interagire con le persone.

Quindi hai capito che preferiresti lavorare in un futuro a contatto con le persone?
Sì, ho capito che mi piace molto di più stare insieme ad altre persone, aiutarle


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Grazie!