PRIMA PRESENTAZIONE TRA MENTOR E MENTEE
Dopo aver individuato e formato i mentor ed averli abbinati ai
propri mentee (giovani della scuola elementare e media segnalati dagli
insegnanti) è stato pensato un momento di incontro comune a cui sono stati
invitati anche i genitori dei bambini, e in cui i mentor si sono presentati ai
genitori dei mentee a loro affidati e ai bambini. All’arrivo delle famiglie i
responsabili del progetto hanno fatto avvicinare il mentor designato per una
prima conoscenza. Dopo essersi presentati, i genitori hanno scambiato alcune
parole con i mentor per capire anche come potevano mantenersi in contatto per
organizzare al meglio i successivi incontri tra mentor e mentee.
In seguito ogni mentor ha conosciuto il suo mentee.
La psicologa Lorenza Dallago, ideatrice del progetto, ha
presentato brevemente il programma e ha
spiegato ai genitori dei mentee cosa i
loro figli avrebbero fatto durante questo percorso. La referente della scuola
media, professoressa Simona Malfatti, molto entusiasta di questo progetto e che
si è impegnata molto per dargli inizio, ha portato i saluti del dirigente e ha
augurato a tutti un buon lavoro. Era presente anche la professoressa Claudia
Bertolini del Liceo Russell, responsabile del progetto Mentoring, ha spiegato
che questo progetto è un’opportunità costruttiva sia per i mentor che per i
mentee perché, aiutati da questi ragazzi più grandi, possono riuscire a fare
dei grandi progressi.
Successivamente sono stati mostrati i luoghi dove si potranno
svolgere i vari incontri: la scuola o una sede adibita ad hoc dal comune.
Per finire al meglio l’incontro e per facilitare la
comunicazione tutti si sono deliziati con un magnifico rinfresco.
Ecco alcuni dei commenti dei mentor:
“Durante l’attesa del primo incontro ero molto agitata perché non
sapevo cosa asspettarmi riguardo il progetto e avevo paura che non sarei
piaciuta alla ragazza. Quando ho visto la ragazza ho avuto una buona
impressione e mi sono resa conto di essermi agitata per niente!” C.
“Inizialmente ero proprio in ansia, mi batteva forte il cuore,
ma ero anche curiosa. Quando ho incontrato la madre del mentee (lui era
ammalato) mi ha tranquillizzata e mi sono sentita a mio agio” D.
il gruppo narrazione